Uscendo da Porta Guelfa e passando il ponte sul Timia, si arriva, salendo, al borgo di Torre del Colle, già denominata in epoca medievale, Torre San Lorenzo, antico feudo dei conti di Antignano. Entrando attraverso un arco a sesto acuto di arenaria, si passa sotto un voltone e si arriva ad un caratteristico crocevia con a sinistra case del ‘400 le cui pareti sono decorate con palle di cannone in arenaria. Proseguendo a destra si trova una vecchia casa, che era un luogo di devozione della Madonna della Valle negli anni ’30 del secolo passato. Infatti tra il borgo e il santuario ci sono infiniti e coinvolgenti intrecci. La facciata appare molto rovinata e sopra la porta a stento si riesce a leggere: viva Maria via Gesu’ si pror […] le donne scandalose anno 1934 stortini pierino.

All’interno, dopo una stanza malmessa con camino, si entra in un ambiente con due affreschi sulla parete di fondo, entrambi opera del pittore Turiddo Balicchia di Ancona, che li realizzò nel 1935. Sul primo, rappresentante la Sacra Famiglia, si legge in un lato: w Maria – w il Re – w le Sante Palme e nell’altro w Gesu’ – w il Duce; il secondo illustra l’adorazione dei Magi.

Per quello che racconta il nipote Ireno, Stortini Pierino era il coordinatore di un diffuso movimento di venerazione della Madonna della Valle, che però si concretizzava soprattutto in questa casa a Torre del Colle, dove aveva fatto affrescare l’immagine della Madonna asserendo che la Madonna aveva trasferito colà la sede delle sue grazie. A suo dire, furono registrati diversi eventi soprannaturali causati dall’immagine della Madonna, che risolse i casi più disparati e la devozione aumentò, arricchendo la chiesina di innumerevoli ex voto.

Lungo la cerchia muraria del castello rimane un bel torrione semicilindrico orientato verso la valle dell’Attone e dentro si respira aria di altri tempi.

Di fronte al torrione medievale c’è un rudere del muro di cinta del vecchio cimitero, che esisteva sotto il borgo e che fu eliminato per il paesaggio della rete fognaria. I resti delle ossa furono trasportati nel cimitero di Bevagna durante i lavori eseguiti negli anni ’60.

Oggi è stato realizzato un ampio ed inedito progetto di riuso a fini ricettivi degli ambienti più significativi (torrione ordinato su tre livelli, con la riscoperta del terrazzo punto strategico di guardia, l’edificio delle scuole e dell’emporio), che ha il suo baricentro intorno all’ex frantoio, ora ristorante per far rivivere ad uso pubblico una significativa realtà.

LA CHIESA NUOVA DI TORRE DEL COLLE

Nella località Ponte di Torre del Colle, nascosta dalla vegetazione, si erge la chiesa nuova di Torre del Colle.

La costruzione è una struttura tipica dell’architettura degli anni settanta, progettata e realizzata dall’architetto Piero Sartogo, dall’ingegnere Valenti e dalla ditta Lanfranco Brizi di Faustana di Trevi. È una chiesa che racchiude in sé un universo simbolico della fede cristiana.

L’altare, opera di una scultrice, Baverly Pepper, che vive tra Todi e New York, viene provvisoriamente realizzato in ferro. Il progetto è particolarmente apprezzato negli anni settanta dal cardinale di Boston, che ne chiede una copia.

Opera di Clemens Klopfenstein, artista svizzero, da molti anni residente a Bevagna, è l’affresco raffigurante il martirio di San Lorenzo.

LA CHIESA DI SAN LORENZO

La chiesa di San Lorenzo sorge a ridosso delle mura perimetrali del Borgo di Torre del Colle, nel XIV secolo feudo dei Conti di Antignano, precisamente sul punto più alto del piccolo paese e la facciata modesta della chiesa sovrasta una graziosa piazza dalla quale si può scorgere un panorama idilliaco.

La costruzione originaria del X secolo ha subito notevoli modificazioni esterne che però non mutano lo stile degli esordi prettamente medievale.

La Chiesa denominata di San Lorenzo dà il nome all’intero Borgo che sorge proprio intorno al piccolo edificio del culto cristiano.

All’interno della Chiesa di San Lorenzo è presente una tela del ‘500 con la Madonna in Gloria e i Santi Pietro, Paolo e Francesco, opera attribuita ad Ascensidonio Spacca.

Annarita Falsacappa, Giovanni Mariotti, Paolo Porzi – BEVAGNA GEMMA DEL PIANO. Immagini insolite e storie inedite – Dimensione Grafica Editrice – 2013 – pp. 229-236

 

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